ATRIUM ANIMAE

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REVIEW: ATRIUM ANIMAE - DIES IRAE
INFERNO ROCK MAGAZINE +
DARKROOM MAGAZINE
[JUNE + JULY 2011] 2011 | JULY

RATING: 8.5/10

 

inferno rock june 2011

atrium animae | inferno

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Atrium Animae: 'Dies Irae' - CD Review
by Roberto Alessandro Filippozzi

atrium animae | inferno

 

Parliamo spesso, limitatamente alle sonorità di nostra competenza, della grande qualità della scena musicale italiana e di come essa sia inversamente proporzionale a quella di un pubblico numericamente scarso e troppo spesso disattento.

 

Ed i sardi Atrium Animae sono solo gli ultimi in ordine di tempo ad aggiungersi ad una lunga lista di act che continuano a riempirci d'orgoglio, permettendoci di tenere la testa alta anche all'estero, nonostante i miseri riscontri in patria di cui sopra.

 

Il duo, formatosi nel 2007 e composto da Massimiliano Picconi ed Alessia Cicala (già nota per i suoi notevoli trascorsi negli Essences e nella successiva incarnazione Chirleison), si è conquistato con la classe, la qualità e lo spessore della propria Arte i favori di Sam Rosenthal in persona (ed il sottoscritto è fiero di aver mediato in tal senso), andando a siglare un prestigioso accordo con la titolata Projekt, etichetta ideale per un debutto della portata di "Dies Irae".

Il sound dei Nostri, infatti, è una crepuscolare elegia sinfonica che la stessa Projekt accosta giustamente alle gesta di nomi fondamentali come Dead Can Dance, Stoa, Arvo Pärt, Giacinto Scelsi ed Arcana, ed a testimoniarlo ci sono queste sette composizioni, tutte a dir poco magnifiche.

 

Alessia è una soprano la cui preparazione è fuori discussione: la sua stupenda e maestosa voce impreziosisce ogni passaggio di un'opera magistralmente orchestrata, fra variazioni da brividi ed interpretazioni che grondano pathos allo stato puro.

L'intreccio sinfonico di Massimiliano funziona alla perfezione: archi, corni e sporadiche ma puntualissime percussioni s'incontrano in brani la cui impronta oscura e drammatica è profonda, solenne e sacrale, fra sontuosi crescendo ("Lacrimosa Dies", "Angelum Abyssi"), frangenti di estrema classe ("Psalmus 87") e momenti di limpida tristezza interiore ("Sigillum Septimum"), sino ai sublimi intrecci vocali - con gli ospiti Paolo Meloni e Barbara Cicala - di "Rex Gloriae", fra i punti più alti di un'opera inappuntabile.

 

La produzione, assolutamente ottimale e calzante, eleva ogni traccia al rango di fulgido gioiello, baciato dal gusto compositivo, dall'innegabile talento e dall'abilità tecnica dei Nostri, praticamente perfetti nel delineare i tratti di un neoclassicismo che faticheremmo ad immaginare più attinente di così al significato di 'musica oscura'.

 

Un pezzo d'Arte semplicemente imprescindibile per chi ama queste preziose sonorità, nonché un nuovo importante motivo d'orgoglio per la scena nazionale: applausi.

 

 

 

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